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STEP 1: DAL CAMPO ALLA TAVOLA

16/03/2022

Trasversalità e collaborazione tra le componenti della filiera agroalimentare

 

“FARM TO FORK STRATEGY: opportunità e criticità della filiera”

Se ne è parlato oggi nel primo dei tre workshop organizzati dalla Fiera di Udine nell’ambito dell’evento “AGRIEST. INCONTRO AL FUTURO”.

Prossimi appuntamenti : mercoledì 23 marzo (transizione digitale) e mercoledì 30 marzo (ricerca, cibo e farming, la tavola del futuro)

 

 

«Con l’eredità della fiera Agriest (53 edizioni, di cui l’ultima 2019) per la Fiera è quasi doveroso lanciare un programma di confronto, condivisione e progettazione del futuro-presente del Farming e del Food, proprio a Udine. Una sfida che la Fiera lancia e affronta con un board d’eccezione e un panel partner di primaria importanza: Regione F.V.G., Camera di Commercio di Pordenone e Udine, Università degli Studi di Udine, Fondazione Friuli, Comune di Udine, Agrifood FVG, Io sono FVG, Promoturismo FVG, Banca Intesa con la neonata Divisione AgriBusiness, Federacma nazionale/Confcommercio e Federunacoma nazionale/Confindustria». Così Lucio Gomiero, Amministratore Unico di Udine e Gorizia Fiere, ha introdotto i lavori del workshop odierno “FARM TO FORK STRATEGY: opportunità e criticità della filiera”, primo dei tre step dell’evento ‘Agriest. Incontro al Futuro. Produzione agricola e cibo: innovazione locale e globale’ che si svilupperà nei workshop del 23 e 30 marzo.

Tra gli spunti lanciati dalla Fiera sul tavolo della discussione: il Vertical Farming, visto per la prima volta all’Expo di Milano 2015 e che oggi troviamo a Pordenone, a Cavenago, ma presto anche a Brescia: su un mq di serra ci sono 8 strati produttivi e si produce 32 volte gli orti in terra con risparmi di acqua fino al 98%.

Nasce il “Nature Co-design”, dove biologia, scienza dei materiali e nanotecnologie si incontrano e sfruttano, potenziandoli, i principi di progettazione della natura stessa e le possibilità di miglioramento produttivo: tutto questo a livello di molecole e atomi. Si stima che il Nature Co-design impatterà a regime sul 40% del PIL, iniziando da subito su due settori, l’agricoltura e il tessile.

In FVG si parla di “Agricoltura Snait” (agile, ingegnosa, “smart”), ovvero una agricoltura che applica una “intensificazione sostenibile” della produttività, della resa per ettaro.

Per l’evento Agriest sono state coinvolte tre Università (Udine, Venezia, Bologna. I giovani imprenditori agricoli del FVG, i Centri di Innovazione del FVG, alcune esperienze aziendali come Zero Farms, Biofarma e Last Minute Market saranno interventi di particolare rilievo. Le tre parole chiave del palinsesto complessivo degli incontri sono rispettivamente: filiera, digitale e alimentazione. Tre tematiche necessariamente declinate su innovazione, sostenibilità e partecipazione di giovani «che – ha ricordato Giovanni Da Pozzo, Presidente della Camera di Commercio di Pordenone Udine - ritroviamo alla base della ricerca e della proposta che Agriest fa, tanto agli operatori quanto ai partecipanti alla fiera, e che costituiscono il fil rouge anche di questa serie di incontri “Verso Agriest”, pronti ad anticipare e accompagnare l’analisi e la riflessione sul comparto e sull’evento».

Ai lavori di oggi hanno portato il proprio contributo Stefano Zannier, Assessore Regionale alle risorse agroalimentari, ittiche, forestali e montagna della Regione F.V.G., che si è complimentate con la Fiera per l’iniziativa. Per affrontare gli obiettivi sfidanti posti dalle politiche comunitarie, ci vuole tempo, sostegno finanziario e un diverso meccanismo di controllo da parte dell’Europa sulle imprese e sul loro sviluppo.

Claudio Filipuzzi, Presidente Agrifood FVG, Andrea Segrè, Professore ordinario di Politica Agraria internazionale e comparata Università di Bologna, fondatore Last Minute Market, Maria Cristina Nicoli, Professore ordinario di Tecnologie Alimentari Università degli Studi di Udine, Massimiliano Cattozzi, Responsabile Direzione Agribusiness, Intesa Sanpaolo, Roberto Pinton, Magnifico Rettore Università degli Studi di Udine.

La popolazione mondiale crescerà ulteriormente per giungere, al netto di catastrofi naturali e antropiche, a 10 miliardi di persone nel 2050. Da qui la necessità di produrre cibo in quantità adeguata a soddisfare le esigenze alimentari del pianeta.  Le previsioni di disponibilità di risorse (suolo, acqua, fertilizzanti, energia) nei prossimi anni non sembrano favorevoli a sostenere queste richieste. A ciò si aggiunge il crescente impatto dei cambiamenti climatici, la diminuzione della produttività delle colture e la perdita di biodiversità. L’agricoltura, quindi, oggi si trova ad affrontare a livello globale problemi di tipo produttivo (quantità, qualità), economico, ambientale, sanitario, sociale ed etico. In questo contesto si inserisce la strategia europea Farm to Fork che mira a rendere i sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell’ambiente.  Per favorire il raggiungimento di questi obiettivi è importante il contributo che può derivare dall’approccio scientifico (ricerca) e didattico (formazione) nel fornire soluzioni innovative e formare persone (giovani agricoltori, imprenditori, ricercatori) e – lo ha ricordato il Rettore Pinton - l’Università di Udine è parte attiva di questo processo.

«Il Farm to Fork implica però la collaborazione tra le componenti della filiera agroalimentare nonché il suo completamento a valle ed a monte con processi bioeconomici legati ad energia e chimica verde: non basterà rimettere a coltura i terreni incolti – come ha sottolineato Filipuzzi - ma va ripensato il modello produttivo cominciando a dare un valore concreto al concetto di sostenibilità che deve essere insieme economica, sociale ed ambientale. Una delle conseguenze del Covid 19 e della concomitante crisi Ucraina è la fine del mito della globalizzazione così come idealizzato per anni, chiamandola internazionalizzazione delle imprese».

La sicurezza alimentare intesa come safety/salubrità degli alimenti e security/disponibilità quotidiana di alimenti è l’argomento trattato dalla docente dell’ateneo udinese Nicoli. Se oggi l’Europa può contare su una attenta gestione e controllo della salubrità degli alimenti, l’attuale problema emergente è invece quello della security: oltre il 4% della popolazione europea soffre di insicurezza alimentare, ovvero dell’incapacità di poter accedere ad una quotidiana ed adeguata alimentazione. Questa problematica, già acuita dalla pandemia, possa ulteriormente aggravarsi a causa dell’attuale incerto contesto economico derivante dalla guerra in Ucraina.  L’attuale paradosso è che se da un lato vi è una crescente quota di popolazione che accede con difficoltà al cibo e si alimenta male, dall’altro, oggi, il cibo si perde o spreca. Accanto agli scarti generati dall’industria di trasformazione, una consistente parte di materie prime di interesse alimentare e alimenti trasformati e confezionati viene buttato e ciò avvien spesso in casa. E’ dunque necessario ripensare alla filiera alimentare, individuando opportunità di business nel recupero e utilizzo degli scarti alimentari, nell’ottimizzare la gestione e ridistribuzione delle eccedenze alimentari e ripensare alle modalità di stima della vita degli alimenti confezionati.

Nei due prossimi workshop in programma per mercoledì 23 e mercoledì 30 marzo e che termineranno con l’assaggio finale di ricette preparate da Chef del FVG con ingredienti e cibi del “futuro-presente”, si parlerà anche di PNRR, agricoltura di precisione, “servitizzazione”, salubrità, “agrinauti”, nuove professioni, nutraceutico, i big data per il clima, la “chimica verde”, la ricerca genetica…sono alcuni dei temi che affronteremo.

 

2° Meeting, mercoledì 23 marzo 2022, ore 14.30 – 16.00

“LA TRANSIZIONE DIGITALE: leva di sviluppo del settore”

 

Modera: Alessandra Salvatori – Direttore Responsabile Telefriuli

Intervengono:

Roberto Siagri – Presidente Carnia Industrial Park

Stefano Casaleggi - Innovation Consultant

Simona Rapastella – Direttore Generale Federunacoma

Gianni Di Nardo - Segretario Generale Federacma

Franco Scolari – DG Polo Tecnologico Alto Adriatico

Anna Turato - Imprenditrice agricola e Delegata Regionale Coldiretti Giovani

Paolo Sciarrino – Responsabile Centro Sviluppo Agribusiness Intesa Sanpaolo

Conclusioni

Alessia Rosolen  - Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia della Regione Autonoma F.V.G.

 

3° Meeting, mercoledì 30 marzo 2022, ore 14.30 – 16.00 e 16.15 – 17.30

(in presenza, su invito, padiglione 8 Fiera di Udine e in digitale)

“RICERCA, CIBO E FARMING”

 

1^ sessione: Il futuro in tavola

Modera: Maurizio Cescon – Messaggero Veneto

 

Intervengono

Michele Morgante - Professore Ordinario di genetica Università di Udine e Direttore Scientifico dell'Istituto di Genomica Applicata

Carlo Bagnoli - Progetto Future Farming Professore Ordinario di economia aziendale Ca’ Foscari Università di Venezia

Daniele Modesto - AD Zero

Germano Scarpa – Presidente Biofarma

Danilo Zani - Responsabile Coordinamento Specialisti Agribusiness, Intesa Sanpaolo

Dibattito

 

2^ sessione: In tavola il futuro

Interviene e conduce: Walter Filiputti - Presidente FVG Via dei Sapori

Focus sul consumatore:

Giulio Vidotto Fonda - Research Director di SWG

Presentazione indagine SWG sui “Cibi del futuro”

 

Case history e degustazioni (in collaborazione con IO SONO FVG e FVG Via dei Sapori):

Filosofia aziendale/ Prodotti/Processi/Ricette per il “cibo del futuro”

Aziende e Chef (TDB)

Conclusioni

Sergio Emidio Bini -  Assessore Regionale alle attività produttive e turismo della Regione Autonoma F.V.G.

 

La partecipazione agli eventi è gratuita e a portata di click su: www.versoagriest.it


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